Bert Hellinger: padre delle Costellazioni Familiari
Bert Hellinger (1925-2019) è lo psicologo tedesco che ha protocollato l’approccio delle Costellazioni Familiari e ha scoperto quelli che lui definisce gli Ordini dell’Amore, leggi universali che governano le relazioni fra umani. Dopo gli studi in Filosofia, Teologia e Pedagogia., Bert si trasferisce per 16 anni in qualità di membro di un ordine missionario cattolico presso gli Zulus in Sudafrica, diventando psicanalista e e sviluppando le ricerche sulle Costellazioni Familiari sotto l’influenza della dinamica di gruppo, della terapia primaria, dell’Analisi Transazionale e di vari processi di ipnoterapie. Oggi Bert Hellinger attira l’attenzione di tutto il mondo e il suo metodo delle Costellazioni Familiari è applicato in molti ambiti differenti. Per esempio, nella Psicoterapia, nella consulenza dell’organizzazione aziendale, nella Medicina, nel Counselling, nella formazione di consulenti e nella cura dell’anima nel senso più ampio del termine.
Che cosa sono le Costellazioni Familiari?
Si tratta di vere e proprie messe in scena riguardanti temi di conflitto in relazione ai soggetti presi in esame. I retroscena di dolori, colpe e fedeltà inconsce, in particolare nelle dinamiche familiari, possono essere così oggettivati e disposti in uno spazio. Questo permette di acquisire una prospettiva di insieme, una visione nuova rispetto a quella percepita come “problematica” e di cogliere ciò che non sta funzionando. Grazie a questo metodo semplicemente si lasciano emergere soluzioni per migliorare la situazione presa in considerazione.
Il principio fondamentale è che tutto si muove a partire da uno spazio di coscienza o “campo morfico” che, come si evince dalle ultime ricerche in ambito di fisica quantistica, costituisce una forza intelligente straordinaria. In altre parole, i campi di coscienza di ogni sistema esercitano la loro influenza sui singoli individui mediante un processo chiamato risonanza morfica, che evidenzia come ogni individuo facente parte di una specie, attinga alla memoria collettiva della specie stessa.