I segreti per le buone Relazioni: dire addio alla dipendenza affettiva

C’è una cosa da sapere che pochissimi ammettono fino in fondo ed è questa: la dipendenza affettiva è da considerarsi alla stessa stregua di ogni altra dipendenza.

Per uscirne ci vuole il coraggio di un mago, la fiducia di un bambino, e l’affidamento a chi è esperto in materia e può suggerire una via sicura per riuscire.

Troppa gente soffre ancora per “amore”. Troppe donne amano “troppo” e farebbero di tutto per far felici i propri compagni. Si prostrano. Generano dubbi continui su di sé. Pensano di essere sbagliate e di doversi correggere. E soprattutto credono di essere solo loro a soffrire così! Prigioniere nel fondo nero del pozzo di ossessioni disfunzionali. E troppi uomini si arrabbiano. O si congelano in una nichilistica incapacità affettiva perché… “tanto”… non si sentono compresi, capiti.

Questa è una trappola mentale da riconvertire.

Bisogna liberare l’accesso alla linfa pulita dell’Essere, che irrori amore e chiarezza fra gli ingranaggi che generano simili frustrazioni. La mente vecchia va oliata di comprensioni che la liberano.

Ognuno merita di vivere nelle condizioni interiori di serenità che permetteranno l’incontro con anime affini, verso il meglio che ci aspetta.

Per farlo c’è una condizione fondamentale però: bisogna essere in pace nelle relazioni con chi è all’origine della nostra vita, i nostri genitori. Nostro padre e nostra madre sono i primi da cui vorremmo essere stati amati. E la ricerca di quell’amore continuiamo a proiettare e chiedere ad altri sinché non siamo stanchi abbastanza da voler vivere diversamente. Altrimenti la sofferenza continuerà. E la possibilità di vivere relazioni serene e adulte rimarrà solo un sogno impossibile.